Sull’ultimo numero di Bike (la rivista di moto inglese) c’è un’editoriale che parla di come Valentino Rossi si meriti tutta la fama e i soldi di questo mondo; parla non del polso ma del suo cervello, una specie di cpu overclockata che viaggia più velocemente di quelle che abbiamo noi comuni mortali e che riesce a processare dati in multitasking come manco un quad core intel.
La dimostrazione? Una sequenza di immagini tratte dalla onboard camera che riprende la mano sinistra di Valentino durante il GP di Australia 2008 che regola la corsa del freno anteriore, supera due piloti e si attacca ai freni prima della curva.
Sono assolutamente d’accordo. Infatti, il 6 ottobre scorso avevo inviato questa mail ai miei amici motociclisti:
[…] il replay del sorpasso di Rossi, visto dalla sua onboard camera di che riprende la sua mano sinistra… che regola un pomellino sulla leva della frizione mentre in rettilineo passa i due piloti e si appresta alla staccatona in fondo al rettilineo! Questo particolare mi ha fatto molta più impressione che vedere le scodate e le pieghe che fanno questi pilotoni… Rossi si permette di staccare la mano dal manubrio e regolare questo particolare un istante prima di attaccarsi ai freni per fare lo staccatone e superare due piloti (non uno, DUE !)! Mi ricordo l’ultima volta che sono andato in pista col 999 di vittorio non riuscivo manco a premere il pulsante del lampeggio per far scattare il cronometro del 999 […]
Ed ecco il video; godetevi il vero marziano: