Anzi, terza, o quarta. Diciamo meglio: seconda bici da vero offroad, senza contare la vecchia Merlin da trail1.

Una seconda bici da affiancare alla mia Transition Covert insomma.

All’inizio avevo pensato ad un mezzo pesante da discesa pura, dopo aver provato la Mongoose Boot’r al Cimone bikepark; questa prova mi ha fatto vedere cosa ti permette una bici da DH, o meglio cosa ti perdona; velocissima, come me l’aspettavo, forse meno morbida nel copiare le asperità probabilmente perché la Boxxer Race che montava su è un pelo meno sofisticata della Fox Float 36 che ho sulla Covert. Ma sopratutto, sul ripido ti dava una confidenza estrema, che la Covert non dà; dimostrazione chiara dell’angolo di sterzo più aperto.

Poi escono le prime foto della nuova Transition Blindside, montata con Fox 180mm; bellissima, solita linea pulita Transition-style, angoli quasi da DH, meno spregiudicata nel look con la forcellona singola piastra rispetto ad una doppia piastra che urla ‘boy-racer’ (e che non mi si addice proprio). Ok, mi informo, controllo i prezzi, e subito dopo la mazzata. Tre anni fa, quando presi la mia prima Transition, questa marca aveva un ottimo rapporto qualità-prezzo condito da un pizzico di esoticità che mi garbava. Adesso, a causa del cambio dollaro-euro, nuovo regime di distribuzione, altri motivi che mi sono ignoti, per avere una Transition tutta montata devi pagare un prezzo tipo Santa Cruz. Quattromila euro per il mezzo completo o circa la metà per il telaio con ammortizzatore ? Se fosse il mio mezzo principale, probabilmente riuscirei a giustificarlo (trovo sempre facile convincere me stesso), ma questa sarebbe appunto la mia ‘secondà bici, meno pedalabile della Covert, quindi dall’utilizzo ridotto agli spot con risalita meccanizzata.

Ok allora, il mio pensiero ritorna al vecchio pallino del telaio front in acciaio; ho già avuto per qualche tempo un DMR Trailstar comprato di terza mano, poi venduto per vari motivi (estetica indecente a causa degli abusi passati; poco pratico per giri anche poco pedalati perché singlespeed).

Ma c’era quest’altro telaio, il Charge Blender, di cui gli inglesi (che ne capiscono di queste cose) ne parlano benissimo2; specifico per forcelle da 100mm.

Un tipo di forcella che mi ero nel frattempo procurato di seconda mano: Rockshox Recon. Avevo anche messo da parte un deragliatore Sram X.7 con relativo comando, degli onesti freni a disco (Avid Juicy 3), manubrio con relativo attacco, sella e cerchi; insomma basta il telaio ed una guarnitura e ho la mia seconda bici in acciaio. Ma questa Blender, pare che nessuno ce l’abbia in vendita.

Quindi mi guardo attorno e ritrovo una vecchia conoscenza: On-One, col loro nuovo telaio 456 Summer Season. Adatto a forcelle di 4”, 5” o 6” pollici; il che significa che adesso posso usarlo con la Recon da 100mm, e avrei un angolo di sterzo di 71 gradi; gironzolando per mercatini mi capiterà prima o poi una bella Pike da 140mm, e allora avrei un mezzo ancora più discesistico con un angolo di 68 gradi. Posso montare il mio cambio posteriore X.7 per usarla dovunque e pedalarla anche in alta montagna; e infine questo telaio, a parte avere dei colori fantastici (lyme, arancione, etc) costa solo duecento euro.

La bici preparata in tal modo diventerebbe un mezzo agile e leggero; forcella da 100mm limitante ? Dopo aver provato la settimana scorsa per bene la Merlin, riprendendola in mano dopo parecchio tempo, su un percorso da 1650m di dislivello, non banale dal punto di vista tecnico, mi sono accorto di quanto divertimento si riesca ad scavare fuori da un mezzo semplice come questo.

Infine, un breve scambio avuto con on-one via email riguardo il mio piano:

Q. What would be the effect on the bikès geometry by fitting a Rockshox Recon 100mm ?
A. It will lower the bottom bracket about 25mm.

Q. What would the head angle become with this fork ?
A. Approximately back to 71 degrees. A Rockshox Pike would also be good for your build.

Q. My build plan: Recon 100mm, a single ring up front and a 9 cassette in the back driven by a Sram X.7 derailleur; short stem and a 660mm handlebar. My idea is to have a ‘hacker’ bike, maybe to compete in some enduro events when the Covert is overkill for the type of terrain, and generally have fun with it more on the way down. Would it be ok for such a use ?
A. You have created a 4x type bike here… if you have your forks set very hard then it will handle 100mm forks.

Dorsale Lariana con la Merlin Malt

Merlin Malt 1, vecchia compagna di giochi, sulla Dorsale Lariana.

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James McKnight alla guida del van di Finale Freeride.


  1. Trail: definizione adatta ad una bici leggera, con corona tripla, con cui fai preferenzialmente sentieri facili che se vai su quelli difficili rischi di farti male. In inglese viene chiamata cross-country una bici del genere, ma qui in Italia il termine assume un connotato particolare, estremo: cross-country (xc) sono le bici dai manubri stretti, iperleggere, tutte con pezzi di carbonio e rigorosamente cavalcate da individui secchi e fasciati di lycra. La mia Merlin Malt è quindi una bici da trail più che da cross-country: ha i pedali flat e un manubrio largo, e la guido sbracato dove mi capita. 

  2. Rileggendo per l’ennesima volta questa recensione di pinkbike, mi sono accorto che l’autore è James McKnight, che ho avuto il piacere di conoscere a Finale Ligure quest’anno; talentuoso e modesto, se sfogliate Dirt lo ritrovate spesso tra gli zingari che vagano per l’Europa a cercare l’onda perfetta — o come la vogliamo chiamare noi che andiamo in bici.