Ottobre 2009, nasce la mia acciaio; preparata con cura da Ciclistica1.
Taglia 53, tutta nera: guarnitura, raggi, freno, pedali, reggisella. Una bellissima pipa in titanio ‘grammo’ e infine la sella rossa San Marco Condor.
Il rapporto e’ un 46x17; che a me non dice niente, essendo abituato ai 2x9 delle mie bici a ruote grasse ma in citta’ e’ abbastanza leggero e agile, e fuori mi permette comunque (frullando come un matto) di stare sui 30kmh — il che basta.
L’impatto con una bici a scatto fisso ? Be’, Marcello aveva ragione. E’ un mezzo scattante e agilissimo, ti senti davvero un tutt’uno col mezzo meccanico; piu’ brusca di una qualsiasi bici da citta’, richiede di essere affrontata con piglio autoritario ma avvince e conquista — anche grazie alla disarmante pulizia di linee.
Qui sotto, un tentativo di usarla con le corna di bue; dopo qualche giorno ho lasciato perdere — troppo impacciata (impacciato ?).
La uso quotidianamente; la uso per diporto, per divertimento, per sport.
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ma pure se fosse nata una 666 dalla Stazione, sarebbe stato uguale. Non so perche’ sono andato a finire da ciclistica, forse perche’ era il posto piu’ lontano da me (non investigate sulla logica dietro questa frase); questi due posti a Milano sono comunque il massimo per trovare passione e competenza. ↩