È da quasi un anno che sono tornato al mondo reflex con una Nikon D7000, ma la piccola Panasonic GF1 è ancora una presenza costante nel mio zaino. Nel frattempo sono uscite altre cento iterazioni della Panasonic sul tema mirrorless / micro quattroterzi ma solo l’ultima (GX1) mi pare la vera evoluzione della GF11.

Pubblico quindi solo ora, fuori tempo massimo3, alcune impressioni e note sulla GF1. Potrà interessare gli squattrinati che vogliono cercare una buona e piccola macchina fotografica sul mercato dell’usato o convincere i maniaci dell’acquisto compulsivo a ritardare il pensionamento della propria GF1.

Venaria Reale, Torino.

il mio commento iniziale

Proprio vero quello che si diceva in giro quando uscì la GF1; è una macchina che ti fa tornare il divertimento nella fotografia. Abbastanza piccola da potertela portare dietro anche nelle mie gite in bicicletta, schiacciata nel minizaino tra un panino, una maglia sudata e una camera d’aria di scorta. E con tutta la potenza di una reflex a tua disposizione.

Ad agosto del 2010 scrissi un breve post intitolato “my next camera”; neanche un mese dopo mi trovavo a Livigno e per puro caso trovai un’offerta imperdibile per portarmi a casa la GF1..

Denver.

il corredo

Il mio corredo di ottiche non è ottimale; innanzitutto ho un solo obiettivo quindi è pure sbagliato parlare di “corredo” o “parco” ottiche. E poi non ho il famoso 20mm f/1.7 Panasonic ma l’Olympus 17mm f/2.8 che viene sempre bistrattato nelle recensioni — forse perché il Panasonic è un obiettivo così superiore alla media che fa fare brutte figure a tutti gli altri.

Da specifiche tecniche comunque l’Olympus offre un campo visivo leggermente più ampio e analogo alla classica focale 35mm delle reflex (rispetto al 40mm-equivalente del Panasonic) ma soffre di uno stop e mezzo di luminosità in meno. Alcuni siti autorevoli fanno notare i difetti ottici di questo obiettivo ma devo dire che all’utilizzo pratico io non ho mai sofferto più di tanto. Secondo me il difetto principale sta principalmente in quello stop e mezzo di luminosità in meno (f/2.8 contro f/1.7).

A parte questo ho avuto anche un anello adattatore per ottiche Nikon e un Pinwide (praticamente un tappo di plastica bucato per fare fotografia pinhole); entrambi questi aggeggi mi sono stati rubati a gennaio scorso quando dei ladri sono entrati in casa e hanno razziato un po’ a casaccio, portandosi via un vecchio corpo macchina Nikon F70 e un ottimo (e tanto compianto) 20mm f/2.8.

L’anello adattatore mi ha permesso di divertirmi con un paio di ottiche Nikon che avevo in casa (un 105mm f/2.8 micro e un 50mm f/1.8); il 50mm diventa un medio tele molto comodo e facile da usare, il 105mm invece è troppo grosso e pesante, sbilancia molto la macchina e lo si riesce a sfruttare con soddisfazione solo con un treppiede (il che invalida il concetto di fotografia, rapido / veloce / furfantesco, di cui è campione la GF1).

Camaleonte, Madagascar (1/80 sec., diaframma non registrato, ISO 200, GF1 e Nikon 50 f/1.8).

test comparativo-ossessivo-compulsivo: Panasonic vs Olympus

È vero, l’Olympus 17mm fa un po’ schifo rispetto al Panasonic; non c’è recensione sulla rete che non arrivi a queste conclusioni. E io dico sempre chissenefrega, le foto a scale micrometriche e le analisi a livello di pixel non mi interessano. Ammetto però di essermi lasciato prendere dal pixel-peeping convulsivo (malattia che colpisce gli assidui frequentatori di dpreview) a Natale 2010, quando rimasi bloccato a casa di Daniele ad Oxford a causa delle nevicate eccezionali che colpirono la Gran Bretagna.

Feci quindi dei noiosi scatti (biscotti Tesco, decorazioni natalizie, neve e un amplificatore esoterico e costosissimo) mettendo la macchina su treppiede ed alternando i due obiettivi; in questo album i risultati che dicono che insomma, forse è vero che questo 17mm fa un po’ schifo.

fotografia con focali fisse

Comunque sia, la GF1 in questa configurazione resta una macchina compattissima e minimale. Non soffro della mancanza dello zoom visto che sono sempre stato abituato con le reflex ad andare in giro con due sole ottiche: un 28mm f/2.8 e un 50mm f/1.8. Tra l’altro, il mio primo esperimento con ottiche fisse fu proprio col bellissimo 35mm f/2 Nikkor montato sulla F70 a pellicola; quindi la GF1 col 17mm (=34mm equivalente) replica quasi perfettamente quella visione del mondo che avevo con la F70.

Una ottica fissa leggermente grandangolare è stimolante, veloce, accattivante e istruttiva:

  • Veloce perché non devi regolare l’escursione focale prima di scattare ma solo apertura e fuoco.
Venaria Reale, Torino.
  • Stimolante e istruttiva perché devi camminare e spostarti fisicamente per avere l’inquadratura voluta, quindi ti costringe ad abbandonare la cattiva abitudine di usare lo zoom come sostituto della della distanza fisica tra osservatore e osservato[^nota-zoom].
Palo Alto, California.
  • Accattivante perché il mio punto di vista leggermente snob mi spinge ormai a guardare con sufficienza i fotografi dotati di reflex e parco ottiche esagerate, e invece guardo con ammirazione i cocciuti con reflex a pellicola, reflex a tracolla con ottica fissa, compatte anomale (Sigma DP-1, Fuji X100) e, naturalmente, le micro quattroterzi (Olympus EP-1/2 o Panasonic GF1).
Matrimonio di Beppe e Nicla, Valle d’Itria (Puglia).

Sul tema degli obiettivi a focale fissa vi riporto un commento di Steve Huff, uno che usa troppi esclamativi per i miei gusti e fa delle recensioni modello Ken Rockwell, cioè un po’ troppo confusionarie (e male impaginate) — ma in questo caso ci ha preso in pieno:

It’s all about simplicity and knowing what to expect from the camera. After a couple of weeks shooting with a camera like the X100/X1 you will start to be able to visualize in your head what your image will look like. You will know what angle to get, where to stand and you will get out of the “Zoom Lens” mindset, which IMO, makes you lazy. Now of course, sports shooters and wildlife guys need powerful zooms (or primes) but for most of us, including the hobbyists, it could be a great experience to just shoot with one lens and one lens only for a while.

I do it all the time. I could get by day to day with either a 35 or a 50. My favorite lens in the world is the Leica Noctilux, and right behind that the new 35 Summilux ASPH. I have shot with a 35 for months on end, and did the same with a 50. Did my photography suffer because of it? NO, in fact, it had the opposite effect.

Shooting ONLY a 35mm lens for say, 3 months, will open up your mind to other possibilities. You will not just aim, zoom and shoot but you will look around, think and ask yourself how you can get the best shot with what you have. Shooting at 35mm seems natural. You can get great environmental portraits and even normal portraits if you step back a bit. 35mm is great for landscape and urban shots. It kind of sucks you in to the image at times and is not too wide like a 24 or 28 might be, nor is it too constricted like a 50 can be in some situations.

scattare con la gf-1

Non ho particolori consigli o suggerimenti da dare. Vi potrei raccontare che solitamente scatto a priorità di diaframmi, che ho sempre la macchina settata a 100 ISO e poi aumento la sensibilità all’occorrenza; che mi fido dell’autofocus della macchina ma non dei sistemi più avanzati tipo multi-point AF o face-detection - uso un punto singolo che poi sposto all’occorrenza con le freccette (ma anche questa è una conquista relativamente recente, visto che mi viene comunque più istintivo usare il focus lock sul punto prescelto e riposizionare fisicamente la macchina). Del bilanciamento del bianco me ne frego perché scatto sempre in RAW.

Insomma, per me la macchina fotografica ideale è un qualcosa dotato di un sensore micidiale, un AF veloce ma “semplice”, un sistema esposimetrico matrix e spot, ottiche fisse luminose, e una ghiera per scegliere priorità di tempi, di diaframmi o manuale. Tutto il resto lo sottoutilizzo.

Però colgo sempre spunti interessanti dalle letture che si fanno in rete. E uno di questi mi ha portato a configurare uno dei custom mode della GF1 nella modalità che ho battezzato street-stealth-photography (SSP mode).

Ho impostato l’autofocus con face detection, film mode B/W Dynamic (contrast +1, sharpness +2), auto-ISO. In questo modo mi affido quasi ciecamente alla macchina per mettere a fuoco sul viso delle persone, impostare i parametri di scatto, lascio che la sensibilità aumenti fino al livello critico di 1600 ISO (parecchio rumore ma ricordiamoci che stiamo lavorando under cover e l’importante è portare a casa un’immagine!), automaticamente processare l’immagine come jpeg in bianco e nero bello contrastato.

L’SSP mode lo uso per poter scattare al volo delle foto in condizioni difficili o in cui è poco pratico piazzarsi per bene, portare la macchina al viso, inquadrare correttamente, scegliere fuoco e tempi e diaframmi. Insomma quando si vuole rubare uno scatto al volo di persone interessanti, quando si vuole catturare un’istantanea da street photography; o quando vuoi documentare qualche evento per renderlo subito accessibile ad altri, evitando di passare attraverso la inevitabile procedura di elaborazione a cui bene o male il formato RAW ti “costringe” (grazie al miraggio di infinite possibilità e possibilità di miglioraremento dell’istantanea).

Phil e Will, Finale Ligure.

video

La GF1 permette di creare facili video in formato HD (1280x720); ‘facile’ qui è la parola chiave, visto che trovo molto più immediato usare la GF1 della Nikon D7000, che richiede un approccio più ragionato, anche a causa delle dimensioni. Come dice Craig Mod:

The camera excels at capturing off the cuff snippets of moving-life along your travels.

Ecco due esempi di video che ho creato con GF1 e 17mm; il primo girato sul Monte Bianco durante uno dei miei giri in bici, il secondo durante una weekend a Oxford.

{% youtube nIkT1ZauZt4 %}

una critica negativa

Come ho scritto all’inizio, non voglio far qui una recensione ragionata della GF1 visto che ormai se ne è parlato abbondantemente. All’inizio pensavo anche di raccogliere i pareri trovati in giro sulla rete e fare una meta-critica. Poi la voglia mi è passata, ma è restato qualcosa, e cioè un senso di stizza per una recensione molto miope di Thom Hogan.

Ad esempio:

There are eleven (!) buttons and one controller on the back of the GF1 (…) And the rear dial is (…) two controllers because it has a “switch” built into the dial. All this extra work really didn’t make the GF1 “better” than the LX3 for controllability. (…) One thing that’s starting to bug me are the use of dedicated ISO, WB, and other buttons (arrayed in a circle and doubling as up/down/left/right buttons) plus the Quick Menu function. The Quick Menu function is good enough that a dedicated button isn’t really saving me much time and effort.

Quindi, anche se uno dei vantaggi di una reflex è proprio quello di avere pulsanti e ghiere separati per gestire tutte le principali funzioni, Thom vede l’abbondanza di pulsantini sulla GF1 come uno svantaggio. Io preferisco avere un pulsante dedicato a controllare sensibilità e bilanciamento del bianco piuttosto che immergermi in un menù con freccettine, selezione, invio. La chiave del gioco per la maggior parte della fotografia che a me interessa (azione, street, candid) è l’immediatezza.

Oxford, UK.

altre letture interessanti

La principale lettura che suggerirei a chi ancora non la conoscesse è GF1 field test” di Craig Mod, un bellissimo diario di viaggio in Himalaya inframmezzato di considerazioni tecniche da perfetto nerd e belle foto. Interessante anche il suo [punto di vista sul 14mm Panasonic]((http://craigmod.com/journal/14mm/).

Due letture piacevoli sono comparse anche su wired.com: “Hands on” di Charlie Sorrell e il suo seguito “Why I no longer use the Nikon D700”.

Infine, se proprio non ne avete abbastanza, ecco la recensione di Danny Choo e un interessante confronto con la Canon 5D.


  1. Rispetto a GF2 e GF3 la GX1 conserva le ghiere e i pulsanti che ti permettono di usare la GF1 in maniera rapida e efficiente (touch-screen e minipulsantini per navigare tra menu e sottomenu non sono adatti a chi predilige velocità e immediatezza d’uso), sostituisce il sensore da 12 Mp con uno da 16 Mp con migliore risposta alle basse luminosità e un autofocus ancora più veloce. Però da quello che ho letto in giro non sembra che la GX1 restituisca immagini a livello di Fuji X100 o Nikon D7000 quindi per avere migliorie marginali, tanto vale tenersi stretta la mia GF1 (che comunque, con tutte le botte che ha preso, tanti soldi sul mercato dell’usato non li prenderebbe). 

  2. Avendo sempre scattato raw, devo ancora sperimentare i vari settaggi colore della macchina; probabilmente basta un “vivid” per migliorare la cosa. O semplicemente continuare a scattare in raw, visto che la qualità dei jpg della macchina è sempre stato un punto critico della GF-1. 

  3. Sembra che non sia il solo a lasciare un commento sulla GF1 nel 2012, a circa tre anni dalla sua introduzione sul mercato. Leggete anche questo commento di Colin Steel comparso ad aprile scorso su stevehuffphoto.com. 

  4. Ad oggi il Panasonic 14mm si trova di seconda mano su amazon.com a circa $200 (cioè circa €150) e nuovo $245, il 20mm usato $360 e nuovo $480!.