Mi riferisco al sensore della D850 (ma il discorso vale anche per le Fuji medio formato, o qualsiasi altro mostro Sony mirrorless da 40 e passa megapixel).
Ho sottomano un paio di file raw che Daniele mi ha passato, scattati con Nikon D850 e due tra i migliori obiettivi sul mercato (Sigma 50mm f/1.4 e 14mm f/1.8).
Li ho processati a mio piacimento, aspettandomi qualcosa di stupefacente, un po’ come quando passai da Nikon D7000 a D600 e trovai dei file malleabili, perfetti come resa colore, con un rumore organico, tanto che pure le foto del niente mi parevano da galleria d’arte. E invece, l’esperienza mi ha lasciato del tutto indifferente.
Questi i files originali (fatto salvo per il crop 16:9):
Queste le mie versioni finali:
Uno zoom 1:1 su Half Dome:
Cosa ci ho fatto; il solito, li ho insomma curati come avrei fatto per uno scatto qualsiasi dei miei. Il che significa quasi sempre una curva S piuttosto marcata con cui comprimo ancora di più i neri. Non vedo nitidezza o range dinamico o qualsiasi altra caratteristica che mi faccia gridare al miracolo.
Questo probabilmente significa che davvero siamo arrivati al punto di sufficienza, e il sensore da 24 Mp della D600 e’ il massimo che io riesco ad apprezzare e sfruttare. Molto probabilmente, e’ anche il mio tipo di fotografia che e’ cambiato, e non ho piu’ bisogno di effetti speciali, di grana nulla (anzi, la cerco con una certa regolarita’), di 14 stop nello stesso fotogramma.
Addio, D850 e troppi megapixel. Bentornato, sensore piccolino.